Varici e gravidanza
La gravidanza è un momento di particolare impegno per le vene degli arti inferiori.
L'aumento di volume dell'utero comporta una compressione degli organi del basso addome e sulle vene addominali-pelviche (vene iliache).
In condizioni di integrità venosa, il flusso venoso verso il cuore viene ostacolato. Le vene diventano turgide e tutto l'arto inferiore diventa gonfio. Questo evento è modesto nei primi mesi di gravidanza e diventa sempre più importante nei mesi successivi. La stasi venosa aumenta proporzionalmente al volume uterino.
In questa fase sarebbe utile, se non vi sono controindicazioni ostetriche, effettuare lunghe passeggiate, evitare bagni caldi, l'esposizione ai raggi solari, la prolungata stazione eretta, nonché regolarizzare l'intestino.
Se vi è una predisposizione familiare alle varici, dal V mese, la stasi venosa sovraccaricando le valvole le sfiancherà determinando un'inversione di flusso venoso generando la dilatazione delle pareti venose e quindi le varici.
Un corretto esame clinico è soprattutto un valido Eco-Color-Doppler permetterà una diagnosi precisa.
Infatti non tutte le vene dilatate sono causate dallo sfiancamento delle valvole. Distingueremo pertanto le dilatazioni venose causate dal danno valvolare (varici vere) da quelle in cui le valvole sono integre (dilatazioni non varicose). Le prime persisteranno dopo la gravidanza per il danno valvolare irreversibile; mentre le seconde rientreranno al termine della gravidanza.
Il trattamento di questi due quadri rimane identico durante la gravidanza: calze elastiche (sono in commercio le pre-maman con opportune ampie mutandine) farmaci vasoprotettori a cicli.
In più la paziente con varici vere andrà monitorata con visita angiologiche ed Eco-Color-Doppler ogni mese dal quarto mese di gravidanza. Occorre eseguire degli esami della coagulazione.
Poiché queste pazienti presentano un rischio tromboembolico occorrerà mettere in atto una profilassi al fine di evitare trombosi venose agli aqrti ed alle vene addominali con conseguenti pericoli di embolia polmonare . Si deve somministrare dell'eparina a basso peso molecolare 12 ore prima del parto 12 ore dopo per continuare 15-20giorni . Questo farmaco non interferisce sulla coagualuzione(non vi sono emorragie) ma evita la formazione di trombi.
Il tipo di parto cesareo o naturale non riveste importanza.
La paziente dovrà indossare calze elastiche specifiche dette antitrombotiche che verranno portate al momento del parto finoo alla completa mobilizzazione cioè 3-4-giorni dopo il parto.
Le vene varicose diminuiranno nei mesi successivi periodo in cui la paziente dovrà portare sempre le calze elastiche.
Dopo l'eventuale allattamento e non prima di 6-9 mesi dal parto verrà valutato il quadro clinico per gli opportuni provvedimenti.
Il quesito che spesso viene posto è il seguente: quando sono evidenti le varici è meglio farsi operare prima o dopo un'altra gravidanza?
In genere le varici vere insorte dopo la 1 gravidanza andrebbero operate per evitare il rischio tromboembolico in corso di futura gravidanza.
Si consiglia comunque di aspettare almeno 2 anni fra una gravidanza e l'altra.