Trombosi
VENE
Le vene sono costituite da tubi che portano il sangue venoso dalla periferia al cuore.
Schema di flusso venoso agli arti inferiori
All'interno dei vasi venosi vi sono delle valvole (chiamate antireflusso)
Schema di valvola antireflusso
che hanno lo scopo di evitare che il sangue venoso vada nella direzione opposta (dal centro alla periferia) a quella normale (dalla periferia al centro).
Schema di reflusso patologico (in rosso) a carico della vena grande safena
Le malattie venose interessano nella maggior parte dei casi gli arti inferiori e sono caratterizzate da tre manifestazioni principali:
1) trombosi venose: occlusione delle vene
2) ulcere venose: perdita di sostanza sulla pelle per stasi venosa
3) varici: dilatazione delle pareti venose.
TROMBOSI
La trombosi venosa viene definita come chiusura-ostruzione completa del vaso venoso.
Schema di trombo venoso
La trombosi si verifica principalmente per queste cause:
• rallentamento circolatorio venoso, immobilizzazione, alterazione dei fattori della coagulazione, vene varicose
Vi sono degli elementi nel sangue che intervengono quando è troppo diluito per evitare emorragie o quando è troppo denso per evitare trombosi.
Gli esami ematici mettono in evidenza il quadro coagulativo di base.
Il rischio di trombosi si verifica soprattutto in caso di prolungata immobilizzazione con conseguente stasi venosa per tutti i soggetti e in percentuale maggiore per chi è portatore di vene varicose. Sono stati evidenziati dei momenti di particolare rischio quali gli interventi chirurgici addominali, ostetrici e soprattutto ortopedici e l'uso di apparecchi gessati, durante i quali per ridurre l'incidenza di trombosi venosa periferica si attua una profilassi farmacologica con eparina a basso peso molecolare, che diluisce il sangue, impedendo la trombosi senza causare nello stesso tempo emorragie.
Le trombosi venose si manifestano con edema all'arto inferiore con comparsa di cianosi e non sempre di dolore.
E' importante la diagnosi precoce perché il trombo è pericoloso nelle prime 48 ore: essendo cosiddetto fresco, può migrare nel circolo venoso, dando luogo a delle embolie polmonari spesso mortali.
Dopo le 48-52 ore il trombo aderisce alle pareti venose e le possibilità di migrazione sono ridotte.
Una gamba dolente, anche se poco gonfia, deve far sospettare una trombosi. Occorre eseguire il più presto possibile un esame Eco-Color Doppler, che evidenzia già nelle prime ore una ostruzione per trombosi venosa.
Eco-color-doppler normale di vena femorale (presenza di colore blu)
Eco-color-doppler di trombosi di vena femorale (assenza di colore blu)
TERAPIA
Il paziente dovrà essere ospedalizzato ed immobilizzato a letto per le prime 48 ore e messo subito sotto terapia. Il farmaco più importante è la urochinasi, che somministrata nelle prime 48 ore scioglie il trombo completamente: per le notevoli complicanze emorragiche, è un farmaco da utilizzare con molta attenzione.
Oggi, l'eparina a basso peso molecolare per via sottocutanea e la concomitante assunzione di dicumarolici per bocca tende a sostituire l'impiego dell'eparina sodica per via venosa.
L'arto deve essere fasciato con calza o benda elastica e il paziente può essere mobilizzato dopo 48-52 ore. La dimissione avverrà a scoagulazione completa con dicumarolici, con controlli ematici ogni 10-12 giorni.
Tale terapia farmacologica ed il bendaggio verranno mantenuti per almeno 8-12 mesi.
In caso di embolia polmonare ripetuta malgrado la terapia eparinica in atto si posiziona all'interno della vena cava inferiore un filtro introdotto per via percutanea nella sede femorale controlaterale alla trombosi; il filtro può essere definitivo o temporaneo.
Un cenno particolare meritano le trombosi cosiddette sine materia, ossia senza causa apparente.
In queste circostanze è obbligo collegare l'evento venoso con uno stato tumorale presente in altra sede; spesso i tumori si manifestano con trombosi venosa agli arti inferiori molti mesi prima che essi compaiano.
Quindi, in questi casi non chiari, oltre al trattamento per le trombosi occorre effettuare esami a tappeto alla ricerca di eventuali neoplasie.